Quella “poetica” circolare del Comando Provinciale CC di Matera: un documento autentico dallo stile un po'... retrò
1. Perché il fine, radioso e mirabile, di recente già indicato, possa essere appressato prìa e poi raggiunto, occorre che si ponga mano ad ulteriori accortezze, sì da accomodare il già efficace strumento operativo alle novellate esigenze di ogni singola realtà territoriale, infondere nelle nostre popolazioni rinnovata fede nelle Istituzioni e conferire maggiore visibilità ai nostri militari impegnati, giornalmente, di servizio esterno.
2.
Pertanto, recepita la giusta prece di chi all'Arma speranzoso si
volge, determino che ogni pattuglia, nel suo quotidiano percorso,
dedichi una maggiore attenzione al rapporto, diretto e vivace, con il
volgo e il commerciante, recependo da essi richieste, preghiere e
suggerimenti e, ad un tempo, garantendo una vicinanza ed una
visibilità sempre più alta.
3. Che
l'indicazione ora fornita possa sortire a ben più chiaro messaggio,
i militari, specie se di pattuglia automontata, si faranno carico di
fermare il loro itinerante servizio, cosi che, mentre uno di loro
prosegua a piedi, postulando di porta in porta, di negozio in
negozio, l'altro, in auto, lo affianchi, contiguamente ma in tal modo
da apparire come novellato e altro servizio. Quindi si
ricongiungeranno e procederanno nel servizio, alternandosi secondo i
dettami sopra mostrati a guisa di chi al cittadino vuol porgere reale
ausilio e sincera vicinanza1.
Ogni
comandante, con la consueta convinzione, faccia proprio questo
messaggio, impegnandosi parimenti, affinché penetri le menti di ogni
suo militare.
Il Comandante
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